Stellantis ignora il Parlamento canadese durante il cambiamento della produzione di Jeep

33

Stellantis, la multinazionale automobilistica, ha attirato le ire dei legislatori canadesi dopo non essersi presentata all’udienza programmata alla Camera dei Comuni. La sessione aveva lo scopo di affrontare la recente decisione dell’azienda di spostare la produzione della Jeep Compass riprogettata dallo stabilimento di assemblaggio di Brampton, Ontario, a Belvidere, Illinois, come parte di un investimento di 18,3 miliardi di dollari in strutture statunitensi.

Il cambiamento e il contraccolpo

L’improvviso cambiamento nei piani di produzione è stato ampiamente criticato in Canada, soprattutto considerando la tempistica, avvenuta poco dopo le controversie commerciali sotto l’amministrazione Trump. La mossa ha lasciato incerto il futuro della struttura di Brampton, suscitando la rabbia tra i politici e i lavoratori canadesi. La questione centrale non è solo la delocalizzazione dei posti di lavoro, ma il disprezzo percepito per gli interessi e il lavoro canadesi.

La mancata presentazione

Lunedì i rappresentanti di Stellantis avrebbero dovuto testimoniare davanti alla commissione della Camera, ma non hanno partecipato. Nonostante i ripetuti inviti, il responsabile degli affari esteri e delle politiche pubbliche dell’azienda non si è collegato alla sessione remota, durata quasi due ore. La presidente della commissione Kelly McCauley ha espresso frustrazione, definendo l’assenza “stupefacente”, mentre la vicepresidente Marie-Hélène Gaudreau si è definita “senza parole”.

La società ha affermato di aver riscontrato “difficoltà tecniche” non specificate che impedivano la partecipazione remota, nonostante avesse presumibilmente completato con successo un test con il team IT del comitato. Questa spiegazione è stata accolta con scetticismo, data la diffusa adozione di riunioni a distanza negli ultimi anni. I critici suggeriscono che se la partecipazione fosse stata veramente una priorità, una soluzione sarebbe stata trovata.

Domande persistenti

Stellantis deve ancora affrontare pubblicamente la situazione attraverso i suoi canali mediatici canadesi. La società ha informato la CBC Windsor che era “pronta e disponibile” per apparire, ma problemi tecnici lo hanno impedito. Questo mancato impegno diretto ha alimentato speculazioni sulle motivazioni dell’azienda e sul suo impegno nelle operazioni canadesi.

La commissione ha esteso un altro invito a Stellantis a comparire giovedì prossimo, mentre prosegue l’indagine sui contratti relativi allo stabilimento di Brampton. L’incidente solleva interrogativi più ampi sull’influenza delle società straniere sulle industrie nazionali e sulla necessità di una maggiore trasparenza nel processo decisionale aziendale.

La situazione evidenzia una crescente tensione tra interessi economici e responsabilità politica. Senza una chiara spiegazione da parte di Stellantis, la società rischia di danneggiare ulteriormente il suo rapporto con le parti interessate canadesi e di dover affrontare un maggiore controllo sulle sue future operazioni nel paese.